Lunedì 8 aprile, l’Accademia di Belle Arti L’Aquila ha ospitato Michele Rech, in arte Zerocalcare.
L’incontro, il secondo del ciclo “Vivisezione del Fumetto” è stato a cura del Prof. Michael Rocchetti, è parte delle attività organizzate dalla Scuola di Grafica ABAQ ed è rivolto alle studentesse e agli studenti, in particolare a coloro che frequentano il corso di Fumetto e Illustrazione.

L’evento è stato organizzato in due momenti distinti: durante la mattina Zerocalcare ha incontrato le studentesse e gli studenti ABAQ; nel pomeriggio c’è stata la presentazione aperta al pubblico del libro “Kobane Calling” (Bao Publishing).

Chi opera per immagini grafiche ha una duplice responsabilità: è responsabile sia del contenuto che della forma con cui intende trasmettere l’informazione. Fa parte delle dinamiche della comunicazione e, anche se cerca di rimanere neutrale, è inevitabile che vi siano coinvolgimenti emotivi, fraintendimenti e possibili strumentalizzazioni del proprio lavoro.

Una volta che il lavoro dell’artista diventa di dominio pubblico, smette di essere esclusivamente suo e diventa parte del patrimonio collettivo, soggetto a interpretazioni varie da parte del pubblico. E proprio in questo ambito di confronto ci troviamo a operare: il dialogo con il pubblico. La grafica è informazione, lo è stato fin dai graffiti paleolitici nelle caverne ormai dimenticate, lo è anche in un’immagine generata da un’intelligenza artificiale. Il prodotto grafico è un mezzo che custodisce e trasmette il messaggio.

La forza dell’artista grafico risiede nella sua determinazione a comunicare un messaggio e nella capacità di trasformare ciò che elabora in una forma di poesia per gli occhi. È la sua capacità di leggere il mondo, farlo proprio e restituirlo secondo la sua grammatica visiva che lo rende un intermediario in grado di rendere visibile l’invisibile.

Noi, grafici, fumettisti, illustratori, animatori, artisti, potremmo non essere responsabili di ciò che le persone comprendono, ma siamo sicuramente responsabili di ciò che decidiamo di raccontare o non raccontare.

Prof. Carlo Nannicola
Coordinatore della Scuola di Grafica