Architetture Trasparenti è orgogliosa di presentare ARTinFARAONE: un progetto nato dall’ambizione di combinare proficuamente Design e Arte, Industria e Università, Lavoro e Formazione. Giovedì 22 Giugno all’interno dell’Auditorium del Parco di L’Aquila, progettato dall’Archistar Renzo Piano e donato dalla provincia autonoma di Trento per la ricostruzione post-sisma, si è svolto l’evento di premiazione del contest “l’Arte di Generare Arte” realizzato all’interno del progetto culturale ArtinFaraone.

Gli artisti e gli studenti del biennio specialistico di “Grafica d’Arte e Progettazione, coordinata dal Prof. Valter Battiloro, dell’Accademia delle Belle Arti di L’Aquila sono stati chiamati a trasferire le loro abilità artistiche sui prodotti di punta dell’azienda Faraone, in un’ottica di autentica innovazione, con l’obiettivo di dare valore aggiunto, attraverso l’opera d’arte a una gamma di prodotti già di altissimo livello per design ed eleganza, al fine di esaltare la funzionalità del prodotto per mezzo del segno artistico.

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Di nuovo coinvolta la Scuola di Grafica d’Arte, con impegno da sempre profuso, in un progetto ambizioso le cui peculiarità sono direttamente legate al mondo del lavoro e della sua specificità formativa che coniuga l’esperienza, la professionalità e la ricerca nell’innovazione.

Il rapporto di collaborazione con le Grafiche Martintype e la richiesta di un contributo iconografico dell’Azienda Faraone da parte degli allievi del biennio di grafica, hanno posto in essere e messo in evidenza quelle che sono le potenzialità di un lavoro sviluppato nei diversi ambiti operativi del suo percorso formativo in accademia.

I lavori presentati, raffinati nel tempo e nell’esercizio del proporre, hanno come elemento di congiunzione la progettazione, stabilendo il permeabile confine tra disegno e scrittura.

Le opere presenti narrano attraverso i segni innumerevoli racconti, testimonianze del sottile sentire dalle suggestioni di una lontana spiaggia fino a richiami di una linea continua che si interrompe solo quando termina la superficie del vetro. Le tecniche dell’incisione permettono con il loro alfabeto variegato di nutrire il linguaggio della rappresentazione visiva.

I nostri studenti chiamati a un non facile compito si sono cimentati in una prova che dimostra quanto sia necessario offrire strumenti trasversali al tema specifico, come la funzione del FabLab della nostra Accademia che si propone di collaborare con progetti interdisciplinari e che, come in questo caso, trova naturale l’interazione tra le tecniche grafiche e i metodi di prototipazione.

I due campi di intervento dialogano tra loro, suggerendo di volta in volta soluzioni tecnico-pratiche e soluzioni estetiche. Il luogo del “laboratorio di fabbricazione” viene sempre più inteso come spazio di condivisione e di confronto di idee e pratiche, metodo consolidato per l’acquisizione e l’accrescimento di competenze più professionali. Il laboratorio propende a valorizzare l’esperienza diretta del fare artistico apportando quel contributo di conoscenza necessario alla contemporaneità.

I risultati conseguiti rivelano, attraverso un’attenta e mirata indagine conoscitiva sul segno, l’originalità del prodotto visivo, frutto del percorso di studi degli allievi che si sviluppa secondo la propria sensibilità e talento.

Si concretizza così il più proficuo e auspicato rapporto di collaborazione, finalizzato alle più diversificate possibilità occupazionali proprie della grafica d’arte. Le intenzioni non sono state quelle di esaltare una estetica diffusa, ma di creare nuovi spazi di percezione, varcando, attraverso la trasparenza, il limite dello sguardo e, come in un trompe-l’oeil, amplificare gli stimoli della percezione tale da sviluppare immagini suggestive, ricche di cultura.

Valter Battiloro, Fabio Di Lizio, Carlo Nannicola
Docenti di Grafica d’Arte e Progettazione – Accademia di Belle Arti di L’Aquila

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